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1214 RAVANI, TRA RINVII E SPERANZE
Piccolo colpo di scena nel caso Ravani: mentre tutte le prospettive della vigilia indicavano che entro mercoledì si sarebbe dovuta chiudere la trattativa per la vendita dell'Azienda, perché sulla Ravani pendeva la scadenza di alcune fidejussioni e quindi necessitava di introitare denaro urgentemente, scadenza poi prorogata a giovedì. E proprio giovedì c'è stata una svolta nella vicenda che sembrava arenata: durante il giorno i lavoratori sono rimasti fuori dai cancelli ad attendere una risposta sul loro futuro, mentre in serata sono stati convocati i rappresentanti sindacali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil nella sede della Ravani alla presenza del legale e del direttore generale di Ravani, del consulente e del legale del Gruppo Delisi, per tentare di trovare un'ulteriore soluzione rispetto a quelle prospettate e, soprattutto, per coinvolgere le organizzazioni sindacali senza escludere nessuno dalla trattativa, come sembrava stesse accadendo nei giorni scorsi. L'incontro di ieri sera, durata poco più di un'ora, è servito a mettere sul tavolo le posizioni esistenti, con un nuovo appuntamento per lunedì 4 novembre per valutare eventuali nuove proposte emerse. Proposte che verranno discusse domani, sabato 2 novembre, nell'assemblea dei lavoratori della Ravani convocata dalle tre Organizzazioni sindacali per le 9.00. Gli scenari che si prospettano sono ancora incerti: ma un dato su tutti è evidente e sta nel fatto che l'imprenditore interessato all'acquisto ad oggi non ha sbattuto la porta e che quindi per la Ravani la strada, pur difficile, è ancora aperta
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