5
814 LA PREGHIERA DEL VESCOVO LUCIANO
Il vescovo di Brescia Luciano Monari ha inviato una nota riguardo alla tragedia di Cevo, nella quale ha perso la vita il giovane Marco Gusmini. Nella nota si legge: Una croce, alzata in ricordo della visita del Papa, si spezza e uccide un ragazzo di ventun anni; e questo alla vigilia della canonizzazione di Giovanni Paolo II. La coincidenza non può che dare forza alla notizia e suscitare interrogativi, quegli interrogativi che inevitabilmente si pongono quando accade una tragedia: perché avvengono cose simili? il Signore non poteva impedirlo? cosa gli sarebbe costato fare avvenire il crollo poche ore dopo, quando non ci sarebbero stati pericoli per nessuno? E più in genere: è possibile inserire nella propria visione di fede un evento come questo? o dobbiamo solo confessare la nostra impossibilità di capire? Dobbiamo riconoscere che la fede è credibile nel contesto caldo di una chiesa, ma è costretta a diventare muta davanti alle sofferenze più gravi delluomo? La risposta del vescovo, data ad una precisa domanda dei giornalisti, è molto chiara e segue le vie della fede nei momenti della vita, dolore compreso. "STIAMO VICINI ALLA FAMIGLIA"Attorniato dai giornalisti che gli hanno posto alcune domande di natura laica, sul senso delle tante coincidenze strane, quasi cabalistiche, il vescovo non ha esitato a dare la versione limpida dell'uomo di fede che guarda a Dio con fiducia, in ogni momento dell'esistenza. E ha concluso il vescovo nella sua nota alla stampa: È la speranza che chiediamo al Signore per i genitori di Marco: davanti alla loro sofferenza siamo costretti a tacere con immenso rispetto. Ma possiamo sempre sentirci vicini a loro e pregare perché il Signore li avvolga con la sua consolazione.
Condividi questo articolo: