L'affluenza alle urne per l'elezione della nuova Provincia all'ultima rilevazione di questa domenica era del 61,15%. Alla seconda rilevazione delle 17 sono risultati 1.140 i votanti su 2.532 aventi diritto. Alle 13,30 l'affluenza era stata del 44,92 per cento con 1140 votanti. Anche se per i dati ufficiali bisognerà aspettare la chiusura dei seggi, è stata buona l'affluenza questa domenica di consiglieri comunali e sindaci all'auditorium del Liceo Leonardo di Brescia, dove sono state aperte dalle 08.00 del mattino le urne per l'elezione del presidente della Provincia trasformata in ente di secondo livello dalla riforma Delrio.  2.532 i sindaci e i consiglieri dei 205 comuni Bresciani chiamati al seggio, suddiviso in 5 sezioni a seconda delle fasce di popolazione rappresentate dagli amministratori di ciascun comune, che per il meccanismo del voto ponderato hanno un peso differente nella formazione del nuovo Consiglio.  Gli amministratori bresciani hanno risposto alla chiamata e hanno svolto il loro dovere  scegliendo tra i candidati in lizza, dopo le polemiche e i contrasti delle scorse settimane per la definizione delle liste. Alla fine quattro le liste per 56 candidati che si sono presentate, tre delle quali sorte in competizione con il “listone unico” sostenuto dalla coalizione interforze fra Pd, FI, NCD, UDC che sostiene il candidato unico alla presidenza Pierluigi Mottinelli e che non hanno indicato il presidente.  Per il centrosinistra la liste  “Area civica democratica” che riunisce Sel e forze civiche di centro sinistra, per il centro destra la “Lista civica comuni in provincia” sostenuta tra gli altri dall'ex assessore regionale di FI Margherita Peroni che per questa è stata sospesa dal partito, e la lista della Lega Nord Per l'indipendenza della Padania, lista d’opposizione alla riforma Delrio che ha tolto il voto ai cittadini e ritenendo le province enti comunque senza futuro. Ad ogni lista è collegata una rosa di 16 nomi scelti fra gli amministratori. Per la presidenza c'è la sola candidatura dell'esponente del Pd Pier Luigi Mottinelli che quindi succede a Daniele Molgora nel governare l'ente di area vasta insieme ad un consiglio formato da 16 consiglieri eletti questa domenica tra la loro di nomi presentati dalle liste, che dovranno portare avanti le deleghe su ambiente, rifiuti, caccia e pesca, trasporto pubblico, edilizia scolastica, strade in capo alla Provincia anche se il quadro normativo relativo alla distribuzione delle funzioni è ancora lacunoso. Il nuovo consiglio verrà rinnovato fra due anni mentre il presidente resterà in carica 4 anni. L’Assemblea dei Sindaci sarà invece chiamata a votare il bilancio dell’ente. Nel complesso l'affluenza già dalle prime ore del mattino è stata elevata. Questa domenica sera, dopo le 20.00 orario di chiusura delle urne, è la volta degli scrutini delle schede per contare i voti e capire quindi come sarà composta la squadra del nuovo consiglio provinciale.