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AMMINISTRATORI E CITTADINI A CONFRONTO

La Commissione per le pari opportunità del Comune di Darfo ha aperto l'assemblea cittadina di questo lunedì sera, con un momento di riflessione dedicato a Gloria Trematerra, l'insegnante uccisa dal marito poiché aveva trovato il coraggio di reagire alla violenza. Un pensiero rivolto a lei, che ha pagato con la vita, e a tutte le donne vittime di violenza che davanti alla storia di Gloria devono essere ancora più determinate nella lotta per la riconquista della libertà. La Presidente della Commissione per le Pari Opportunità, Anna Laura De Giorgi, che nelle scorse settimane ha chiesto ed ottenuto dal comune la possibilità di organizzare un confronto pubblico sul tema della chisura dell'asilo nido comunale La Chioccia, ha invitato le persone che hanno risposto all'invito ad intavolare una discussione civile e costruttiva. Davanti alla Commissione di cui fanno parte anche l'assessore ai Servizi Sociali Luigina Gaioni e la consigliera Doralice Piccinelli, presenti nella sala dell'ufficio tecnico comunale, in prima fila il sindaco Ezio Mondini e gli assessori Attilio Cristini e Osvaldo Benedetti, pronti a rispondere alle domande delle maestre, delle mamme e dei papà, dei cittadini e della minoranza, che chiedono a gran voce all'amministrazione comunale di rivedere la decisione di chiudere lo storico asilo nido comunale per mancanza di fondi. ALCUNE PROPOSTEDopo alcune idee messe sul piatto dalla commissione stessa per rilanciare la struttura e messe nere su bianco in un documento già inviato al comune, come chiedere una convenzione ad aziende ed enti pubblici per sostenere i costi o chiedere ai comuni limitrofi senza asilo nido, di compartecipare ai costi dell'asilo nido comunale La Chioccia con agevolazioni per i propri residenti, l'assessore ai Servizi Sociali Luigina Gaioni ha detto che negli ultimi mesi l'amministrazione si è attivata e ci sarebbero tre cooperative che al momento starebbero vagliando la situazione anche se nessuna soluzione al momento è stata trovata, nemmeno, come ha ammesso lo stesso primo cittadino su invito di un rappresentante sindacale, per le sei dipendenti della cooperativa che rimarranno senza lavoro. Ma andiamo con ordine. L'amministrazione comunale parla di un problema di numeri: 150 mila euro da mettere nel bilancio del comune che non si trovano, 100 mila euro necessari per lavori di adeguamento strutturale e poche iscrizioni per via del calo demografico e della concorrenza dei 5 asili nido paritari sorti nelle frazioni. I cittadini però replicano: non capiscono come mai si parli di 150 mila euro e non di 70 visto che due dipendenti comunali ora impiegate all'asilo continueranno ad essere dipendenti del comune. Inoltre i lavori di adeguamento strutturali si renderebbero necessari per dare alla struttura la possibilità di accogliere più di 24 bambini visto che 24 rette non bastano a coprire le spese. Ma se tutto si lasciava come era, visto che l'asilo nido le iscrizioni le aveva– chiede una mamma presente in sala – ovvero se non si faceva “pubblicità negativa” dicendo l'asilo che era destinato a chiudere e bloccando le iscrizioni, forse l'asilo sarebbe andato avanti da solo? E poi – aggiunge una mamma – con tutti i tagli che si possono fare, proprio dai bambini dobbiamo partire? La risposta è “no”- secondo l'assessore al bilancio Bendetti che ricorda come i comuni siano al collasso. Dopo un botta e risposta anche sul bando andato deserto- come mai si chiedono in sala? – i cittadini hanno costretto gli amministratori a riprendere in considerazione alcune strade come quella di raggiungere un accordo bonario con gli altri asili nido paritari limitrofi, visto che il sindaco eroga a tali strutture circa 240 mila euro annui o come quella di aggregare all'asilo nido comunale La Chioccia, una scuola materna comunale così che possano reperire fondi pubblici e servizi di continuità vincendo la concorrenza con le altre strutture polivalenti. Nessuna soluzione si prospetta invece per le sei dipendenti che rimarranno senza lavoro. La Commissione ora ha fatto la sua parte, la cittadinanza anche, la minoranza ha ribadito che le voci del bilancio da tagliare ci sono eccome e ha evidenziato come si stiano perdendo tempo ed energie preziose: più passa il tempo e più le iscrizioni si perdono. Più di 16 famiglie infatti vorrebbero iscrivere alla Chioccia i loro bambini ma queste iscrizioni sarebbero bloccate. Alla fine la spesa dell'asilo nido comunale è stata già tolta del bilancio? Questa la domanda rimasta in sospeso. Ora la parola ripassa alla giunta comunale.
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