Un Nobel, Camillo Golgi, un vescovo missionario a Hong-Khong, Mons Lorenzo Bianchi, una suora missionaria beata, suor Maria Troncatti, die Medaglie d'oro della resistenza, Giovanni Venturini e Antonio Schivardi, il filosofo e scrittore Camillo Berneri ed ora Pietro Chiodi sono i personaggi di spicco che hanno avuto origine a Corteno Golgi e che oggi danno a Corteno quella notorietà internazionale impensabile per un fazzoletto di terra incastonato tra le grandi montagne. Pietro Chiodi è ricordato in questi giorni nel suo paese natale dove un convegno curato da alcuni suoi assistenti ed ex-allievi ne ha tracciato la figura di filosofo e di scrittore. I personaggi cortenesi sono davvero molti e ad essi fanno corona altri camuni eccellenti, alcuni dei quali devono essere riscoperti e rivalutati, come afferma anche lo storico camuno Giancarlo Maculotti. La scuola elementare di Corteno Golgi ospita la mostra che gli alunni dell'Istituto comprensivo e del Meneghini di Edolo, ognuno con le proprie competenze e conoscenze, hanno dedicato a Pietro Chiodi, partendo dal suo unico romanzo, bANDITI, scritto con stile asciutto tipico di chi pensa molto prima di affidare alla carta i propri pensieri. “Sentieri di parole a Corteno Golgi” è il tema di questo importante appuntamento di fine maggio con la storia di un illustre cortenese: oltre al convegno, molto partecipato e di alto profilo culturale, la mostra ha il compito di aiutare a ricostruire un lungo filo di storia fin dentro il cuore della filosofia di Heiddeger e Kant per arrivare ai giorni luminosi della Libertà.