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1706 TROVATO MORTO AL B DEL QUAI
Questo venerdì attorno alle 7.00 a Iseo in località Covelo, a nord della cittadina, lungo il sentiero che porta all'attacco della falesia di roccia del Bus del Quai, meta di appassionati arrampicatori, free-climbers e rocciatori, nonché speleologi, è stato trovato il corpo di un uomo, dall'età di circa 30 anni, riverso a terra, senza vita; era vestito con abbigliamento da ciclista, calzoncini corti e canotta, ed aveva con sé uno zainetto: accanto al cadavere la sua bicicletta con cui era uscita dalla sua casa di Rodengo Saiano. Sul posto sono giunti in sequenza l'ambulanza della Croce Rossa di Iseo ed i Medico dell'Asl che ha constatato la morte dell'uomo ed ha stilato il referto consegnando la documentazione ai carabinieri di Iseo, titolari delle indagini, con i quali hanno collaborato i colleghi dell'aliquota Radiomobile di Chiari. Presenti anche gli uomini della Polizia locale di Iseo che hanno effettuato minuziosi sopralluoghi del luogo, molto frequentato dagli appassionati di arrampicata. La zona è stata interdetta al pubblico fino al termine delle operazioni di sopralluogo, verifica, raccolta di elementi utili all'indagine e rimozione della salma che è stata traslata all'obitorio dell'Ospedale di Iseo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. I Carabinieri stanno svolgendo una minuziosa indagine per capire esattamente cosa possa essere successo. Il giovane era nato a Romano di Lombardia ma ora era residente a Rodengo Saiano: la carta d'identità che portava con sé ha permesso di poter raggiungere i famigliari che sono stati informati dai Carabinieri. In giornata si è appreso che il giovane da tempo era preoccupato per la mancanza di lavoro e soffriva di momenti di depressione. A questo punto gli inquirenti non scartano nessuna ipotesi su quanto accaduto, compresa quella di un gesto disperato.
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