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DONNE MALTRATTATE CHE REAGISCONO

Due episodi in pochi giorni nelle nostre valli: due uomini arrestati per stalking e maltrattamenti e due donne che hanno trovato il coraggio di reagire. Un coraggio che è ancora più difficile da trovare quando di mezzo ci sono dei figli, c'è la paura di cambiare le cose e di peggiorarle. Forse la cronaca insegna, forse le campagne di sensibilizzazione alla lunga funzionano, in questo caso, ad aiutare le donne a venire allo scoperto, sono stati anche gli amici, spesso gli unici confidenti di chi vive nella solitudine della violenza domestica. In Valle Camonica i carabinieri di Breno hanno arrestato nel fine settimana scorso, un marocchino 25enne, con l'accusa di stalking, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti della ex convivente. Da tre anni il rapporto tra i due si era deteriorato tanto che alla fine lui l'ha persino violentata sotto gli occhi della loro bambina, per strada, a Breno. Un episodio che ha messo fine ad una storia nata in una situazione di difficoltà economica e sociale e che è finita con l'arresto del 25enne. Un finale che si deve anche all'intervento di alcuni amici della coppia che avrebbero spinto la giovane a denunciare le violenze perché si erano resi conto di quanto il giovane fosse fuori controllo. L'arresto potrebbe servire ad evitare un altro finale, che accade ancora troppo spesso e che vede donne perseguitate uccise, nella maggior parte dei casi, dai loro ex fidanzati. La ragazza ai carabinieri infatti ha riferito di essersi sentita in pericolo e le minacce sarebbero state indirizzate anche alla figlia.  Altra valle, altra storia. Anche in un paese dell'alta Val Seriana una donna, dopo essersi confidata con un'amica, ha trovato il coraggio di fare arrestare il marito 38enne che da 5 anni secondo le accuse, non si rassegnava ad essere lasciato. L'episodio scatenante sarebbe stato lo scorso 25 ottobre quando per gelosia, l’operaio avrebbe portato la ex in un bosco della zona, picchiandola e minacciandola anche di morte per poi portarla nell’abitazione dove vive solo costringendola a passare la notte con lui. Anche in questo caso, la paura però non ha vinto e l'uomo ora si trova in carcere. Interrogato dal GIP nel carcere di Bergamo, avrebbe negato le accuse.
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