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1131 GIORNATA DELLA MEMORIA
Una legge votata allunanimità da tutti i partiti nel 2004, in coincidenza con il trattato di pace del 10 febbraio 1947, ha istituito nella data del 10 febbraio Il Giorno del ricordo per riportare alla memoria collettiva, soprattutto dei giovani nella scuola, la tragica vicenda vissuta dalle popolazione istriane, fiumane e dalmate di lingua italiana, accusate fin dal 1943 di essere collaborazioniste con il regime fascista. La strage venne perpetrata per almeno 2 anni, dal 43 al 45, ad opera dei miliziani comunisti di Tito e avvenne con atrocità inenarrabili. Gli infoibati furono gettai vivi incatenati tra loro con filo di ferro dentro enormi inghiottitoi carsici e lasciati morire tra mucchi di altri cadaveri. Tra le vittime delle foibe figurano anche ufficiali, funzionari e dipendenti pubblici, insegnanti, impiegati bancari, sacerdoti, studenti, semplici cittadini e persino partigiani e antifascisti autonomisti fiumani. Per non parlare dei destinatari del grande esodo che costrinse centinaia di migliaia di italiani a lasciare la casa e gli affetti per finire deportati in Italia. Celeberrimo il «treno della vergogna», il convoglio ferroviario che nel 1947 trasportò da Ancona i deportati di Pola, carico di esuli italiani, a torto definiti appartenenti al partito fascista, su cui si scateneranno le invettive e le infamie più brutali. Oggi anche dagli storici ammiccanti al periodo fascista, questa tragica pagina della storia italiana viene definita come una giustizia sommaria e sanguinaria che caratterizzò il dopoguerra nellAdriatico Orientale, con una componente ideologica sottesa a conflitti etnici e nazionalisti, di cui hanno fatto le spese tanti italiani.
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