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920 NON CORRE RISCHI L' OSPEDALE DI PIARIO
Sciolto ogni dubbio: l' Ospedale Antonio Locatelli di Piario ha tutte le condizioni per incrementare la sua attività. Fondamentale è capire come orientarsi verso altri settori, soprattutto sulle prestazioni ambulatoriali, alla luce dei tempi di attesa che sono troppo lunghi. Garantendo che il nosocomio seriano non è mai stato messo in discussione, resta prioritario il tema della riorganizzazione. Questo quanto emerso nel corso dell' incontro con i direttori generali dellAts Mara Azzi e dellAsst Bergamo Est Francesco Locati, rassicurando i numerosi sindaci seriani e scalvini intervenuti nella sala consiliare del comune di Piario dove nel 2008 é stato inaugurato lospedale. I numeri la dicono lunga, quattromila e 626 ricoveri per 24.212 giornate di degenza, 21 mila accessi al Pronto soccorso, 1.753 al mese, 58 in media al giorno e poco meno di 500 nati nel 2015 e l82 per cento della Valle Seriana che si rivolge qui. Come evidenziato da Locati gli interventi prioritari riguardano il potenziamento del punto nascite che nel triennio 2013-2015 ha visto diminuire i parti da 523 a 437 «ma nel primo trimestre di questanno, già ne registra 21 più rispetto allo stesso periodo del 2015, e il potenziamento delle prestazioni per i malati cronici. Tornando alla maternità, Piario non é in discussione e lo spettro di San Giovanni Bianco é lontano. Ma cosa fare? «Presenteremo in Regione entro il 30 aprile unistanza di deroga per continuare a fornire prestazioni al punto nascite, nonostante sotto i 500 parti/anno» hanno aggiunto i due dg. Di più: si procederà, sempre a breve, con due bandi per altrettanti pediatri, figure necessarie a garantire in reparto la copertura richiesta.
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