9
1040 AUTONOMIA, MARONI: SAGGIO CERCARE ALLEANZE
La lotta che la Valle Camonica sta facendo per l'autonomia, si combatte su vari fronti. Il nemico numero uno, è la politica centralista del Governo che sta varando una riforma che cancella le Province e porta a sé le competenze delle Regioni e le risorse dei territori montani, a cominciare dall'acqua. L'alleato numero uno è invece la Regione che sta lottando per riportare sui territori le loro risorse e le loro tasse e si sta armando con un Referendum per la Lombardia Autonoma. Presto i lombardi saranno chiamati a votare e i camuni risponderanno alla chiamata. La Regione cerca di parare i colpi provenienti dello Stato, trasformando la riforma delle autonomie se passerà il referendum di ottobre, in un'occasione di riscatto per i territori che vogliono autogovernarsi, come la Valle Camonica che vuole approfittare dell'abolizione delle Province, per staccarsi da Brescia e fare da sé. Diamo a Cesare quello che è di Cesare, hanno affermato gli esponenti del PD camuno: aveva ragione il parlamentare camuno della Lega Nord Davide Caparini quando proponeva la provincia di Valle Camonica. Oggi tutti vorrebbero il cantone della Valle Camonica e lo hanno ribadito al presidente Maroni cui è stata consegnato un documento sottoscritto dai sindaci camuni, ma il Governatore ha invitato a riflettere su possibili alleanze con territori più forti, come la Valtellina, come fatto per la riforma sanitaria. Nel cantone più ampio della montagna potrebbe esserci l'area omogenea della Valle Camonica. A spaventare il PD camuno è la distanza con la Valtellina e la mancanza di collegamenti e per questo la valle cercherà di dimostrare che da sola può farcela. Maroni ha ascoltato le istanze del territorio e sua volta a chiesto ai sindaci di rifletterci bene. Ci si aggiornerà poi a giugno e se ne riparlerà se la riforma costituzionale passerà. Allora si prenderanno le decisioni che servono.
Condividi questo articolo: