La Regione riduce, anzi dimezza, il ticket sanitario regionale aggiuntivo (il Superticket, da pagare in aggiunta a quello nazionale) e dal 1 febbraio 2017, si prende in carico di una buona parte dei costi che il cittadino deve allo Stato. Lo fa sapere l'ASST di Valle Camonica che rende noti i nuovi costi in base al valore della prestazione. Il valore massimo dei nuovi ticket è di 15 euro per ricetta e non più di 30. Con una spesa di 25 mln di euro all'anno, la Regione permetterà così ai cittadini lombardi non esenti dal pagalmento di ticket aggiuntivo, ovvero 1 milione di persone, di risparmiare circa 25 milioni di euro all'anno. Le riduzioni introdotte dalla Regione riguarderanno in Valle Camonica circa 10.000 cittadini non esenti dal pagare le prestazioni sanitarie e che dal 1 febbraio in totale potranno risparmiare 250.000 euro che metterà per loro, inviandoli a Roma, la Regione. Oggi in Lombardia il 70 per cento delle ricette, secondo i conti fatti da Palazzo Lombardia, è esente dal superticket. L'operazione appena varata, quindi, andrà ad agire sul restante 30 per cento, su cui invece questa tassa viene pagata: introdotta dal decreto Tremonti nel 2011, prevede che a seconda del valore della ricetta, si paghi oltre al ticket ordinario anche una quota aggiuntiva. Appunto, il superticket, che in Lombardia per esempio su esami semplici e poco costosi è pari a zero. Mentre su esami complessi, come tac, ecografie o risonanze, finora arrivava a 30 euro. Con l'operazione decisa della Regione, questa quota massima sarà dimezzata e arriverà a 15 euro massimo. Il costo medio che oggi i lombardi pagano è di 9,8 euro, con questa operazione passerà a 7,8.