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1055 TUNISINO ESPULSO, ERA DETENUTO A BRESCIA
Incitava all'odio contro le donne, definite impure. Questa la prova di un fondamentalismo islamico pericoloso, per cui un tunisino detenuto a Canton Mobello fino al 5 marzo, è stato espluso dall'Italia non appena scarcerato. L'uomo era stato già notato per aver esultato dopo gli attentati di Parigi del novembre 2015 ed era dunque già fra i 172 detenuti «monitorati», perché accusati direttamente di reati connessi al terrorismo internazionale o ritenuti di interesse per «atteggiamenti che rilevano forme di proselitismo, radicalizzazione e/o reclutamento». Il 39enne, era finito in carcere a Brescia per una serie di reati comuni e dalla sua cella ha dato prova di un percorso di radicalizzazione preoccupante: preghiere rivolte alla Mecca, incitazione all'odio razzionale e alla violenza contro le donne definite impure. Così, al momento della scarcerazione, è scattata l'espulsione immediata disposta dal Viminale per pericolosità sociale e il tunisino, già destinatario di un decreto di rifiuto di permesso di soggiorno del questore di Milano, è stato imbarcato su un volo diretto a Tunisi. Il fondamentalismo islamico non e' compatibile con la nostra cultura". Così commenta la notizia l'assessore regionale all'immigrazione Simona Bordonali che ricorda come la Lombardia sia la regione a piu' alto rischio di infiltrazioni terroristiche.
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