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1099 OPERAZIONE MAI UNA GIOIA
Nelle 1263 pagine del pm Dettori per la richiesta di rinvio a giudizio di 41 persone dell'inchiesta "Mai una gioia" emerge lo spaccato di una "Bergamo criminale",con una piccola parte della tifoseria atalantina e con alcuni episodi di violenza avvenuti nel recente passato, loperazioneMai una gioiadella polizia di Stato ha portato alla luce un vasto giro di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti nei locali di Bergamo e provincia. Quello scoperchiato dalla lunga e complessa indagine iniziata nel settembre del 2015 dal pubblico ministero Gianluigi Dettori è un pentolone che racchiude un nutrito gruppo di ragazzi e ragazze, ma anche meno giovani, che sniffavano tranquillamente cocaina nei pub e nei bar del centro città, spacciavano le sostanze stupefacenti per strada, e arrivavano addirittura a minacciare chi non saldava i debiti della droga e a compiere rapine nei confronti dei pusher. I dialoghi intercettati sembrano la scenografia di un film di mafia. E invece tutto avviene per le strade di Bergamo. È giusto poi precisare che gli indagati non provengono da Paesi dellEst o dal Nordafrica, ma sono ragazzi cresciuti a polenta e
cocaina. Il loro vizio principale e più ricorrente, tanto da arrivare a comprarla e consumarla anche nei bagni dei bar, come si vede nel video diffuso dalla questura.Di fronte a un fenomeno così consolidato passa quasi in secondo piano che circa la metà dei 26 colpiti da ordinanza di custodia cautelare la domenica frequentassero il Comunale per sostenere lAtalanta, che secondo gli inquirenti sniffassero coca anche nei bagni dello stadio e che poi, una volta carichi a palla, si rendessero protagonisti di scontri con forze dellordine o tifoserie avversarie.Complessivamente sono undici le custodie cautelari in carcere, sette ai domiciliari, tre obblighi di dimora e cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, emessi nei confronti di 26 persone ritenute responsabili di spaccio di droga, estorsione, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Tra di loro anche il figlio di un magistrato in servizio alla Procura di Brescia, e un paio di ultrà atalantini già noti per più vicende legate alla detenzione e allo spaccio di stupefacenti. Sono stati inoltre notificati 30 avvisi di avvio del procedimento per lemissione del Daspo.
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