I Fondi dei Comuni di Confine, in Valle Camonica, finanzieranno 17 progetti, dal centro termale di Ponte di Legno, alle piscine di Breno, a progetti per valorizzare il Parco dell'Adamello e per lo svilippo della Valle di Saviore, solo per citarne alcuni. Il finanziamento complessivo tra fondi ODI, della Provincia e della Regione, è di oltre 26 mln di euro. Dopo la firma in Broletto della Convenzione con il Fondo Comuni Confinanti e dopo l'incontro con alcuni sindaci camuni, il sottosegretario alle politiche per la montagna Ugo Parolo questo lunedì pomeriggio ha incontrato anche il mondo imprenditoriale camuno durante la visita all'Incubatore di Imprese di Cividate, che unisce pubblico e privato con l'obiettivo di creare nuove imprese, sviluppo e innovazione in Valle Camonica. Dopo aver incontrato le imprese incubate e aver constatato la vivacità dell'Incubatore, una struttura gestita in economia e a costo zero per la comunità, Parolo ha sottolineato quanto sia fondamentale la collaborazione tra pubblico e privato, per portare all'attenzione di Regione Lombardia, progetti in grado di attrarre finanziamenti. Sono i progetti infatti, ad essere vincenti, se dimostrano di non essere fini a se stessi, ma di poter innescare ricadute positive in termini economici, a lungo termine su quel territorio. In questo senso – afferma Parolo - rispetto ai progetti presentati per i Fondi ODI, bisognerà in futuro alzare il livello. L'opportunità persa dalla Valle Camonica, è quella delle aree interne, perchè dopo sei mesi per capire quale area candidare ad area interna e pochi giorni per redarre un progetto affidato tra l'altro a consulenti tecnici di Roma, la Valle Camonica si è collocata solo quinta in graduatoria e ha visto sfumare così i 27 mln di euro che c'erano in palio, andati, ironia della sorte, all'Oltre Po Pavese, territorio che aveva affidato il progetto all'Università di Edolo. Un errore, la perdita di tante risorse, imperdonabile secondo il Presidente dell'Incubatore di Imprese che punta il dito contro chi ha coordinato l'operazione, ovvero la Comunità Montana e chiede un'assunzione di responsabilità da parte del presidente dell'ente camuno. Ora la Valle Camonica ha un'altra opportunità. La Regione mette in palio altri 9 mln di euro per lo sviluppo socio economico delle aree montane. Di questi oltre 2 mln e mezzo andranno a finanziare due progetti presentati da due comunità montane di bresciano e oltre 2 mln e mezzo sono destinati ad altre 2 strategie di progetto in Provincia di Bergamo. I progetti sottoscritti da almeno 5 comuni la cui popolazione totale non deve superare i 15 mila abitanti, le Comunità Montane li dovranno presentare alla Regione, ma dovranno essere concordati con il territorio, favorendo la sineregia tra enti pubblici e soggetti privati. La speranze, è che questa volta il territorio sappia fare meglio.