Il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi e l’assessore regionale alla Mobilità e Infrastrutture Alessandro Sorte sono concentrati sulla missione di portare il tram in Valle Brembana (la cosiddetta linea T2) e prolungare il tracciato di quello della Valle Seriana (T1). Due progetti che hanno mobilitato i territori coinvolti ma che - come sempre - per essere realizzati hanno bisogno di fondi. Le stime aggiornate (dato che se ne parla almeno da quindici anni) dicono di un pacchetto di circa 220 milioni di euro. In attesa che qualche privato si faccia avanti (tra le soluzioni prospettate c’è infatti il project financing), il pubblico tenta di fare la sua parte. Per quanto riguarda la T1dopo lo stanziamento da parte della Regione di 90 mila euro, la Provincia ha trovato nelle pieghe del suo bilancio i 40 mila euro per arrivare alla cifra di 130 mila euro necessari «per sbloccare lo studio di fattibilità, primo passo ufficiale per realizzare quest’opera», annuncia Rossi. «Dopo lo studio di fattibilità finanziato da Povincia e Regione – prosegue Rossi –, contemporaneamente alla ricerca fondi, si procederà al progetto definitivo ed esecutivo, per poi partire con i lavori». «La Regione c’è anche su questo fronte – assicura Sorte –, come dimostrano i 90 mila euro stanziati». Uno studio di fattibilità in realtà c’è già ed è datato 2003, quando si stimava una spesa di 40 milioni di euro. Nel maggio 2016 è stata firmata una lettera d’intenti per promuovere lo sviluppo della linea tranviaria da Albino a Vertova, aggiornando il piano della Teb. I Comuni di Albino, Gazzaniga, Fiorano al Serio e Vertova, territori interessati dallo sviluppo della linea tranviaria, si sono impegnati a conservare la possibilità di uso del sedime e a integrare la nuova previsione nei propri strumenti urbanistici. La Provincia, impegnata nella revisione del Piano territoriale di coordinamento, ha riconosciuto l’estensione della linea T1 come un’opera strategica del territorio.