Sono stati appaltati, a Valgoglio, i lavori di messa in sicurezza del Coren del Presì. Lo sperone che sovrasta l’abitato di Novazza ed è in precario equilibrio non sarà più demolito con microcariche, come inizialmente ipotizzato, ma sarà ancorato alla roccia circostante. La relazione definitiva è stata stilata del geologo Sergio Ghilardi e prevede la «perforazione dello stesso e il collegamento con barre d’acciaio all’ammasso roccioso adiacente (sormontato dalla statua di una Madonna), allo scopo di stabilizzare l’ammasso in movimento». Un intervento volto a evitare crolli a valle e a scongiurare pericoli per l’abitato di Novazza. Nella relazione Ssi parla di motivi estetico-paesaggistici alla base di questa soluzione. “Non abbattendo il pinnacolo -dice Pedretti- vengono salvati i connotati storici, religiosi e culturali del Coren del Presì, ricordando che il sinonimo di Coren si riferisce alle corna che i due pinnacoli rocciosi formano sulla cima della montagna”. Su 10 ditte invitate, specializzate per questo intervento, solo 2 hanno partecipato al bando. I lavori sono stati assegnati alla ditta Geomont Srl per un importo di 63.143 euro, somma avuta come contributo da Regione Lombardia. Come per l’illuminazione, le opere dovrebbero concludersi in autunno”. Ma questo non è l' unico intervento che interessa il paese dell' Alto Serio. Da segnalare la sostituzione delle lampade della pubblica illuminazione di tutto il territorio comunale, il rifacimento della pavimentazione del piazzaletto antistante l’edificio delle scuole elementari e la pulizia del monumento ai Caduti. Per la pubblica illuminazione su 10 ditte invitate, quattro hanno partecipato al bando di gara. Si è aggiudicata i lavori, per un importo di 35.745 euro, la ditta Imeb Srl di Fiorano che, nel corso dell’estate, via via sostituirà gli attuali corpi illuminanti con lampade a led, in grado di far diminuire i costi di consumo. Le somme previste per le opere sono a carico del bilancio comunale.