Un settore, quello zootecnico e lattiero caseario, che lotta per piazzare i propri prodotti sulle tavole. E il percorso è tutt'altro che semplice. Il primo ostacolo è il prezzo del latte ed è quindi rappresentato dalle tensioni sui mercati, che fanno sì che a volte i costi di produzione dei prodotti, non vegano coperti dalla vendita e dai ricavi. Inoltre i prodotti devono incontrare il gusto dei clienti che si recano nei negozi di alimentari o nei supermercati e i gusti cambiano, con le tendenze cui è soggetta l'alimentazione. Ad esempio in questo momento, gli allevatori e i prodotti, faticano a piazzare i formaggi stagionati. Il caseificio sociale Cissva, che rappresenta molti agricoltori associati, punta sulla qualità dei prodotti per superare i periodi di maggiore difficoltà, che solitamente si incontrano soprattutto d'inverno, quando la vendita dei formaggi cala. Un altra sfida emergente, è la collocazione dei prodotto tipici locali, nei supermercati della grande distribuzione, che richiedono certificazioni sempre maggiori dei prodotti, non facili da ottenere. Per questo il settore zootecnico, alle istituzioni, chiede tavoli di incontro frequenti, per capire in quale direzione vanno le norme e le politiche comunitarie, nazionali e regionali, così da capire cosa riserva al settore il futuro, ed orientarsi per tempo, anticipando le crisi e i cambiamenti, senza subirli.