I dati non sono confortanti, anzi, parlano di una cultura della sicurezza ancora mancante, perché gli interventi in questo settore sono i primi che si tagliano con le difficoltà, perché sono visti come un costo. Così il segretario Confederale della Cgil nazionale Maurizio Landini, questo venerdì mattina ospite del direttivo della Cigl Valle Camonica Sebino riunito a Rogno,interviene anche sul tema della sicurezza sul lavoro perché i dati non sono confortanti, come dimostra l'ultima giovane vita spezzata questo giovedì in un'azienda di Calcinate. Anche il tema dell'Ilva è stato al centro del direttivo, perché si tratta di un accordo importante raggiunto in tempi difficili: una vicenda aperta da 6 anni che, con l'accordo raggiunto in questi giorni, si chiude con tre risultati importanti: l'ingresso del colosso lussemburghese Mittal che apre prospettive di lavoro future anche per l'industria bresciana, presente nel sito siderurgico di Taranto con Semat Spa e la controllata Semat Engineering e ben 700 dipendenti, del Gruppo Trombini, con sede ad Artogne, che collabora con Ilva ormai da vent'anni; l'investimento previsto dal grande gruppo metallurgico nei settori della sicurezza ambientale e dei dipendenti e la salvaguardia dei posti di lavoro, dei diritti e del salario dei lavoratori.