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1520 IL DIFFICILE RITORNO ALLA NORMALITA'
La viabilità sta lentamente tornando alla normalità , il livello dei fiumi pure, mentre si attendono nuove perturbazioni l'allarme rosso per il maltempo ha lasciato spazio ad un'allerta moderata, ma lo trascico dei nubifragi e delle trombe d'aria dei giorni scorsi, in modo particolare di lunedì, è pesante. Resta chiusa la statale 42 da Dimaro, ma il Tonale è raggiungibile, la statale 39 verso l'Aprica è sgombra, Fraine non è raggiungibile da Pisogne, resta chiusa la ferrovia a Ceto dopo che il torrente Figna ha trascinato con sè lunedì sera fango ed alberi che hanno reso pericolante ache il ponte della Brescia-Iseo-Edolo. Ci vorrà almeno una settimana per sistemarlo. I viaggiatori possono usufruire di pullman sostitutivi. Le trombe d'aria hanno devastato i boschi in quota. Sono state danneggiate estese porzioni di boschi soprattutto in alta quota e sul versante idrografico destra della Valle. Si stima una superficie di 500 ettari. Il vento ha colpito in particolare a Campolaro-Bazena nei comuni di Bienno e Breno, il Pian d'Astrio,la Val Paghera a Ceto e Vezza d'Oglio, Zulla a Paspardo, Volano a Cimbergo, la Val Malga a Sonico, la malga Tambione a Sellero. Numerosi comuni sono rimasti a lungo senza energia elettrica a causa di alberi caduti sulle linee. Mille tecnici ed operai di enel distribuzione, personale di altre ditte e 40 gruppi elettrogeni hanno lavoratori incessantemente fino a ripristinare tutte le forniture in Lombardia. La piena dell'Oglio, lunedì sera, ha attraversato la Valle per fortuna senza fare troppi danni. Il fiume Oglio è esondato con tracimazioni limitate a Cividate e sulla pista ciclabile a Breno, ha danneggiato le sponde a Cividate, Esine, Piancogno, il torrente Grigna ha danneggiato l'argine nella zona industriale di Plemo, il lago d'Iseo si è riempito di alberi e rifiuti. Anche Coldiretti sta facendo la conta dei danni. Fra le situazioni più critiche quella della Bergamasca che, dopo la frana in Val di Scalve, ha dovuto fare i conti con tempeste di vento che hanno interessato diverse aree della provincia. Una violenta tromba d’aria si è abbattuta su un’ampia striscia di territorio tra Casirate (Bergamo) e Rivolta d’Adda (Cremona), sradicando alberi e danneggiando aziende agricole e coltivazioni, oltre a numerose residenze private. Un coltivatore di Casirate (BG) è stato travolto da una pianta strappata dal vento mentre si trovava nei campi. Un’altra tromba d’aria – spiega la Coldiretti regionale – si è portata via il tetto di una cascina a Canonica (Bergamo), allagando anche l’abitazione. Danni per l’azione combinata di vento e pioggia si sono registrati nel Bergamasco anche a Fara Gera d’Adda, dove il crollo di un cascinale ha distrutto un trattore e un’automobile, a Isola di Fronda dove hanno ceduto depositi di fieno e una stalla è rimasta isolata e a Vigolo, dove è stato distrutto un impianto di luppolo appena realizzato. Serre sono state abbattute dal maltempo a San Paolo d’Argon. Numerosi allegamenti nel bresciano.
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