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LUNGO LO STRASCICO DEL MALTEMPO

Il patrimonio boschivo, seriamente danneggiato in Valle Camonica dove si parla di circa 600 ettari di boschi distrutti e di danni per circa 20 mln di euro, anche in provincia di Bergamo rappresenta una delle conseguenze più gravi del maltempo. Gli alberi sradicati dal vento, oltre al danno ambientale, rappresentano oggi un pericolo. I sentieri di montagna infatti sono interrotti, le strade agro silvo pastorali sparite sotto i tronchi e molte piante sono in bilico e pericolanti. Da qui l'appello del Cai di non avventurarsi nei boschi. In molti casi inoltre le piante sono cadute sulle linee elettriche, causando black out in diversi paesi. Così come in Valle Camonica, nelle frazioni di Breno ad esempio o a Paisco Loveno, anche in molte frazioni montane bergamasche come Valcanale o Vall'Alta l'elettricità è stata sospesa per giorni e in alcuni casi non è ancora stata ripristinata e l'emergenza è tamponata dai generatori. Anche le principali strade di collegamento sono chiuse a causa di alberi che ostruiscono il passaggio, come ad esempio la strada tra Ardesio e la contrada Bani o le strade che conducono a Cerete o Valcanale. Altre strade sono aperte ma gli amministratori ne segnalano la pericolosità, come quella della Cunella che collega Villa d'Ogno ad Ardesio o come la SS42 a Berzo Demo in Valle Camonica. Restano poi le famiglie sfollate: a Valleve alcune case sono minacciate dai tronchi di alberi abbattuti dal vento in quota, che potrebbero cadere a valle. Situazione che preoccupa anche gli amministratori camuni: quei tronchi vanno portati giù- hanno ribadito nell'incontro di venerdì mattina con l'assessore regionale Fabio Rolfi. I tronchi – chiedono i sindaci di Sonico e Valsaviore, tra i comuni più colpiti -vanno tagliati e portati via e la zona bonificata. Altrimenti rappresenteranno la base per altri disastri: potrebbero scivolare, rotolare, intasare fiumi e torrenti che sono comunque da ripulire da rami e detriti. Altre situazioni di rischio in Valle Camonica sono le due frane che minacciano l'abitato di San Pietro a Corteno Golgi, lunedì è previsto il sopralluogo dello Ster ed è ancora chiusa la ferrovia a Nadro e la provinciale 345 a Degna di breno.
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