L'obiettivo era capire quale è la percezione delle mafie e della corruzione su tutto il nostro territorio. E muoversi di conseguenza in azioni di formazione ed informazioni sul fenomeno. Ecco perché l'associazione Libera ha promosso una ricerca sulla percezione ela presenza di mafie e corruzione. I risultati sono stati declinati a livello nazionale e regionale. E i dati riguardanti la regione Lombardia sono stati presentati anche a Darfo sabato pomeriggio dove i responsabili regionali sono stati ospitati dal locale presidio di Libera. La realtà è piuttosto diversa dalla percezione e da ciò che emerge dalla ricerca. Quindi – ha detto il coordinatore regionale di Libera Lombardia, Luigi Guarisco - dobbiamo ripartire da qui per correggere il tiro anche sui nostri interventi. Se, infatti, nell'immaginario la mafia è ancora quella delle stragi degli anni '90, abbiamo un'idea distorta del fenomeno che oggi è così ben radicato che non ha bisogno di spargere sangue. L'obiettivo dell'antimafia oggi è dunque quello – aggiunge Guarisco – di riappropriarci dei territori che la malavita ha colonizzato. E questo si può fare solo con un noi, che prevede l'impegno di tutti, dal singolo cittadino alle forze dell'ordine, dalle associazioni alla magistratura. Se, infatti, dalla ricerca emerge che il 78,8% del campione dichiara che la corruzione è diffusa e livello regionale, il 23,6% ha incontrato richieste indebite di tangenti o favori. La ricerca dice anche però che non si denuncia: per paura, perché anche i controllori sono corritti, perchè la corruzione è difficile da dimostrare ma soprattutto perché la corruzione è ritenuta un fatto normale.