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FIAMME ALLA FELTRI MARONE

L'allarme è scattato attorno alle 22.00 di ieri sera a Marone quando alcuni dipendenti che lavoravano all'interno della Feltri Marone hanno visto alte fiamme sprigionarsi dall'ultimo piano del magazzino. La grande fabbrica è posta a ridosso della ferrovia cui passa tangente la strada che porta a Zone, in una zona ocucpata da altre importanti aziende, tra cui la Dolomite Franchi. Immediato l'allarme al 112 che ha fatto convergere sul posto i Vigili del fuoco di Sale Marasino, i colleghi dalla centrale di Brescia con due squadre e la chilolitrica, due squadre, una di effettivi ed una di volontari, da Darfo con l'autoscala, una squadra da Lovere con l'autobotte ed una da Palazzolo sempre con l'autobotte. In totale sono stati fatti convergere 10 mezzi dei vigili del fuoco con 6 squadre operative che si sono messe subito al lavoro per spegnere il rogo che stava divorando tutta la parte alta del magazzino, isolare gli altri fabbricati e creare una protezione attiva all'espandersi del fuoco, alimentato dal materiale altamente infiammabile stoccato all'interno degli edifici. Sul posto, come da protocollo, è arrivata anche l'ambulanza da terra del 112 dell'Ana di Sale Mrasino ed i Carabinieri della locale stazione. Il lavoro è proseguito incessante fino alle prime luci dell'alba quando il quadro della situazione è apparso più chiaro: i danni alla struttura sono risultati ingenti, mentre le fiamme hanno continuato a bruciare materiale plastico. Nell'aria si è diffuso un fumo nerastro ed il tipico odore della plastica bruciata: molti residenti, transitando in zona, hanno indossato le mascherine protettive su naso e bocca. Intanto dalle 8.00 varie squadre dei Vigili del fuoco hanno sostituito i colleghi che hanno lavorato tutta notte. Per pracauzione e fino a nuvo ordine, la linea ferroviaria su cui transitano i treni di Trenord da Iseo a Edolo è stata interrotta per verificare la staticità del grande muro perimetrale della Feltri Marone su cui poggia gran parte della struttura distrutta dal fuoco. Nel magazzino da cui è partito l'incendio non vi sono macchinari: la causa più probabile potrebbe essere un corto circuito. I Carabinieri stanno svolgendo le indagini del caso, anche sulla scorta della relazione dei vigili del fuoco.
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