Sono state sbloccate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio le risorse per la realizzazione di 23 progetti contro il dissesto idrogeologico, proposte, già nell'aprile scorso, dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in qualità di commissario per il Dissesto idrogeologico, su proposta dell'assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni. L'attivazione del programma stralcio 2019 e lo sblocco dei fondi destinati alla Lombardia, già deciso dal precedente Governo, riguarda l'attuazione di 23 interventi in nove province lombarde per un totale di poco più di 28 milioni di euro. Dopo la fase istruttoria, il Programma stralcio 2019 è stato prima approvato dal Cipe e poi dal ministero stesso che ha infine stanziato i relativi fondi per ciascuna Regione. Ora, gli enti attuatori dei singoli interventi (Comuni, Province e Consorzi di Bonifica), sono impegnati entro tempi definiti a pubblicare i bandi di gara per l'avvio dei lavori. Gli interventi riguardano, tra l'altro, la messa in sicurezza di corsi d'acqua e frane in Provincia di Bergamo, Lodi, Sondrio, Lecco, Como e Brescia, e interventi specifici su dissesti idrogeologici che interessano la viabilità. In provincia di Bergamo sono previsti 2 mln di euro circaper la mitigazione delle problematiche idrauliche nella valle di Astino, 450 mila euro per la messa in sicurezza idrogeologica e forestale dei versanti in località Valle Tajade a Branzi; più di 350 mila euro per interventi di mitigazione del rischio caduta massi sul centro abitato di Piazzatorre; 400 mila euro circa per interventi di sistemazione del torrente Prumello Largo a Cerete; altri 600 mila euro circa per il rischio caduta massi a San Pellegrino. In provincia di Brescia 1 miln e 100 mila euro vanno a Paisco Loveno per opere di messa in sicurezza degli abitati di Paisco e Grumello; 340 mila euro circa vanno a Cazzago San Martino per interventi di mitigazione dei fenomeni alluvionali del Torrente Longherone e 360 mila euro circa a Berzo Demo per nterventi di riduzione del rischio idrogeologico sul versante a monte del paese.