Poche regole, ma importanti, una racchetta, un campo da gioco lungo 20 metri e largo 10 e un muro delimitante, in vetro, dell’altezza di tre metri. Il recinto è parte integrate del campo, se la palla rimbalza sul vetro, può essere successivamente colpita. Il giocatore deve effettuare la battuta dalla diagonale in posizione opposta all'avversario, facendo attenzione a rimbalzare la sfera al suolo prima di colpirla. La squadra rivale può, quindi, respingere la palla toccandola al volo oppure dopo il primo rimbalzo, con la possibilità di colpire la parete della propria metà campo affinché la palla superi la rete, ma attenzione: la palla non può colpire al volo il muro dell’avversario. Queste le regole, all’apparenza difficili, ma in realtà davvero semplici, del padel, uno sport approdato nello stivale da pochi anni, ma cresciuto in maniera esponenziale tanto da contare, ad oggi, 106 centri censiti in Italia. Alcuni di questi, una decina, sono presenti in provincia di Brescia e proprio in Valle Camonica, a partire da gennaio 2019, è sorto a Gianico il Padel H11, il primo centro, munito di due campi al coperto, del nostro territorio. Il club, promosso ad opera di Maurizio Chierolini, vetraio professionista, ha riscosso finora numerosi consensi e, proprio lo scorso fine settimana, ha potuto ospitare la quarta tappa del Circuito Amatoriale Padel Set. Sabato 26 ottobre si sono sfidate le 21 coppie di quinta categoria, domenica 27 invece è toccato alle 14 iscritte alla quarta, per un totale di 70 partecipanti provenienti da tutta la provincia. Il torneo, organizzato da Andrea Rodelli e Lorenzo Bresciani, si è confermato un’ottima occasione di ritrovo per gli appassionati del territorio. Il Padel H11, che offre una prima prova gratuita a disposizione di tutti, ha saputo coinvolgere nei mesi scorsi anche le scuole locali e nelle prossime settimane si impegnerà ad attivare anche dei corsi specifici per i giovanissimi: età ideale di partenza dai 10 anni in su.