Si era sottoposto a profilassi, ma il batterio meningococco C che ha stroncato la vita della moglie l'ha comunque colpito, per via delle sue condizioni di salute già compromesse. Il marito di Marzia Colosio, la mamma 48enne di Predore morta il 3 gennaio per sepsi fulminante, è stato anche lui portato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo per un'infezione da meningococco C. L'uomo, di 54 anni, non è in pericolo di vita, come confermano i medici e come rende noto anche l'assessore regionale Giulio Gallera. In seguito alla morte della moglie, era stato sottoposto, insieme ad altri famigliari, alla profilassi antibiotica precauzionale che però non ha sortito completamente l’effetto auspicato a causa delle sue pregresse fragili condizioni di salute. Ora quindi partirà una nuova profilassi antibiotica nei confronti delle persone a lui vicine. Il sesto caso di meningococco sul Sebino per quanto sia una notizia allarmante, non alimenta l'allarme tra gli abitanti poiché si tratta di una persona che era in stretto contatto con un'altra contagiata e non si tratta, come nei cinque casi precedenti, di persone distanti l'una dall'altra che non erano entrate in contatto da vicino. L'assessore regionale comunica anche che l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato che i primi 4 casi di Sepsi da meningococco C registrate nelle scorse settimane nel Basso Sebino, di cui due letali, oltre a Marzia Colosio infatti ha perso la vita anche la 19enne Veronica Cadei di Villongo, presentano lo stesso genotipo del batterio, così come è da ricondursi al meningococco C anche il sesto caso, mentre il quinto caso, quello che ha colpito un 16enne di Castelli Calepio, è un'infezione da menigococco B. “Questo elemento” - afferma Gallera - “conferma la scelta di procedere all’offerta vaccinale estesa alla popolazione della zona. Un’offerta che prosegue anche nei prossimi giorni negli ambulatori straordinari, nelle scuole superiori, nelle aziende e attraverso i medici di base del territorio”. La campagna vaccinale a tappeto messa in campo dalle autorità sanitarie dal 27 dicembre al 12 gennaio ha portato, in provincia di Bergamo, alla vaccinazione di circa 20 mila persone sulla sponda bresciana e bergamasca del Sebino, in Franciacorta e in Valcalepio e sono molte le persone anche delle valli limitrofe che hanno prenotato il vaccino in copagamento con la Regione per i prossimi mesi. L'afflusso di gente nei 14 ambulatori aperti sul territorio è calato e i centri continueranno a lavorare fino al 17 dicembre con tutte le informazioni riguardo ad orari e giorni di apertura disponibili sui siti di Ats Bergamo e Brescia. Vaccinate 225 persone al Serafino Riva di Sarnico, ora il vaccino viene somministrato all’istituto Lorenzo Lotto di Trescore, quindi al liceo Lorenzo Federici, al Centro di Formazione professionale di Trescore, poi nelle scuole di Seriate, Grumello e Lovere. Nel Bresciano, si vaccina all’istituto Antonietti di Iseo e all’istituto paritario Madonna della Neve di Adro. L'invito alla popolazione è sempre quello di non fare allarmismi e l'assessore Gallera, in riferimento ad alcune manifestazioni sportive, anche all'aperto, sospese nei giorni scorsi per il rischio meningite, sottolinea che non c'è alcun motivo per rinviare o sospendere eventi in calendario: ciò non è utile in alcun modo e non giova al territorio e ai suoi abitanti e le azioni precauzionali e preventive sono già state attivate in modo tempestivo. L'invito rivolto a tutti, è quello di tornare alla normalità della vita sociale.