Sono 7 le morti per Coronavirus registrate in bergamasca sei erano residenti in Valseriana, una a Bergamo. Gli ultimi decessi riguardano un 82enne di Nembro, una donna di 80 anni di Gandino e una 86enne di Cene. Ma nessuna zona rossa è prevista nell’area attorno ad Alzano, ritenuta non necessaria dall’assessore al Welfare Giulio Gallera e dai suoi collaboratori in Regione. Gallera ha sottolineato come quanto messo in campo stia dando i suoi frutti. “Si sta riuscendo a contenere il contagio, a detto, e la gratitudine massima è per gli operatori in prima linea”. Intanto i bergamaschi in quarantena a Palermo ringraziano i siciliani per il grande affetto e la vicinanza ricevuti. A parlare dall’hotel nel cuore di Palermo il turista bergamasco risultato positivo al Coronavirus. Il tampone ha dato, nell’immediato, esito negativo: solo il secondo accertamento ha rivelato che l’uomo, classe 1948, pensionato, residente a Gandino, ha contratto il virus, seppur in assenza di sintomi. Nel caso della moglie, sessantaseienne, il verdetto è stato invece chiaro sin da subito: per lei, che da domenica 23 febbraio accusava segni di malessere, è scattato il ricovero all’ospedale Cervelli di Palermo. Dopo qualche linea di febbre iniziale, le sue condizioni sarebbero migliorate. Una vita da reclusi, quella dei bergamaschi confinati nell’albergo palermitano: per due settimane non possono uscire dalla loro stanza né avere contatti fra loro, per evitare qualsiasi ulteriore contagio. Ieri per la prima volta è stato concesso di uscire, a turno, nei corridoi per prendere una boccata d’aria, mentre non mancano gesti e messaggi di solidarità da parte dei palermitani: bar che offrono l’aperitivo, pasticcerie che regalano dolcetti tipici e altro. I bergamaschi in quarantena ringraziano con una serie di messaggi appiccicati al vetro dell'Hotel che li ospita, per l'affetto, bontà e vicinanza ricevuti.