Condanna a sei anni e otto mesi per Pasquale Claudio Locatelli, 68 anni, di Almenno San Bartolomeo, recluso nel carcere di Spoleto. La vicenda riguarda i 917 i chili di hashish stoccati in un garage di Valtesse, che i carabinieri di Villa d’Almé avevano scoperto nel 2008. Droga che, secondo l’accusa, era nella disponibilità di un ex carabiniere del disciolto gruppo Ros di Bergamo, che per quell’episodio ha patteggiato 3 anni e 8 mesi. La sostanza arrivava dalla Spagna nell’ambito di un traffico di sostanze stupefacenti che, per il pm Maria Cristina Rota, era stato organizzato da Pasquale Claudio Locatelli. Il fascicolo, dopo che erano state accolte le eccezioni di incompetenza territoriale sollevate dal difensore, era passato a Torino, perché i 917 chili erano entrati in Italia da Susa ed è lì che sarebbe stato commesso il reato. Il tribunale di Torino nel 2016 aveva condannato Locatelli a sei anni e otto mesi, sentenza che la Corte d’appello aveva confermato nel marzo 2018. Condannati anche gli altri tre presunti partecipanti alla spedizione, una coppia francese e un genovese. Locatelli ha già riportato una condanna definitiva a Napoli. Un altro processo è in corso a Milano per associazione transnazionale per delinquere finalizzata al narcotraffico. Quest’ultimo dibattimento riguarda vicende che nel 2012 avevano portato a una condanna definitiva a 26 anni. L’ avvocato Felici è riuscito però a ottenere l’annullamento della sentenza dimostrando che c’era stato un vizio di notifica dell’atto che disponeva il giudizio di primo grado. Le udienze in programma sono state rinviate per coronavirus. Il processo riprenderà (forse) il 23 aprile.