Un ritorno nel silenzio, avaro di abbracci calorosi, striscioni e urla di gioia. Michela Moioli, solo un paio di mesi fa, mai si sarebbe immaginata che il suo rientro nel paese natale di Alzano Lombardo, accompagnata dalla sua terza Coppa del Mondo conquistata nella specialità dello snowboard cross, sarebbe passato quasi inosservato. Non certo perché le sia mancato l’affetto dei suoi concittadini, dei suoi cari, dell’intera provincia bergamasca che, anzi, ha iniziato ad amarla sempre di più. Impossibile restare impassibili di fronte alle sue lacrime, a quelle frasi pronunciate a stento racchiuse in quel “non mollate, tenete duro” divenuto simbolo della lotta orobica al coronavirus.  La 24enne regina delle nevi ha concluso la sua avventura mondiale questo venerdì a Veysonnaz, in Svizzera, regalandosi al fotofinish il suo tredicesimo successo in carriera e la sua terza sfera di cristallo. Per Michela si è trattato del terzo sigillo nelle ultime sei gare internazionali, il trentesimo podio di una storia sportiva tanto breve quanto vincente. “L’ultima volta che portai la coppa del mondo a casa, l’accoglienza fu ben diversa e tutti ce lo ricordiamo. È triste e drammatico tornare a casa così, vedere le vie deserte, le case, le finestre, i negozi chiusi, ed in lontananza il rumore delle sirene. È un momento difficile, ma che stiamo affrontando a testa alta. Grazie sindaco Camillo per come stai combattendo, insieme a tutti i medici, infermieri, volontari e personale ospedaliero. Siete tutti degli eroi! Forza alzanesi, bergamaschi e italiani! Noi non ci arrendiamo mai!”. E intanto Michela, insieme alla sua famiglia, continua a lottare, a sperare, non solo per le sorti di tutti gli alzanesi, ma in particolare anche per le condizioni di nonno Antonio, 84 anni, positivo al coronavirus e ricoverato da qualche giorno alla clinica Gavazzeni di Bergamo. Un’ultima sfida, la più importante, da vincere, da superare insieme a tutta Italia.