La Pasqua nei giorni terribili del coronavirus acuisce tante sensibilità e rende più attenti ai tanti problemi quotidiani, iniziando dal pane. Chi ha il polso della situazione è soprattutto chi si dedica alla ristorazione che ha intuito cosa sta accadendo a chi non riuscirà a fare Pasqua a tavola, con la famiglia: si è rimboccato le maniche ed ha deciso di donare il pranzo di Pasqua a chi non può permettersi nemmeno il pane. E' il caso del Ristorante La Perla di Rogno, gestito da uno chef di Artogne, che ha comunicato ai due sindaci di Rogno e Artogne di voler preparare un pasto da consegnare a domicilio per 35 famiglie di ognuno dei due comuni, quello in cui lavora e quello in cui vive. Ma anche la solidarietà, si sa, è fantasiosa e così, nel preparare il pasto di Pasqua, a qualche volontario è venuta l'idea di pensare ai bambini chiusi nelle case in questi giorni in cui stare all'aperto sarebbe semplicemente naturale. Già dalla vigilia di pasqua i pasti della bontà solidale sono stati recapitati alle famiglie, nel pieno rispetto dell'anonimato sottolineato solo da un sorriso degli occhi dei volontari oltre le mascherine che, fortunatamente, nascondono anche un poco la commozione.