L'affluenza rilevata alle 12.00 di questa domenica in Lombardia era del 12.68%, leggermente superiore alla media nazionale del 12.33%, e la media è leggermente superiore nelle province di Brescia e di Bergamo e nelle nostre valli, con dei picchi attorno al 18,19 e 20% negli 8 Comuni bresciani e nei 13 Comuni bergamsachi in cui si è votato anche per eleggere il sindaco. La gente si è recata a votare, con minore affluenza rispetto al referendum costituzionale del 2016 quando si recò alle urne alle 12 il 20% degli aventi diritto in Italia e alle 19 il 68% circa, ma allora si votò allora solo su una sola giornata. La seconda rilevazione dell'affluenza delle 19.00 confermerà l'andamento del mattino, fino alla chiusura delle urne delle 23 quando verrà fatta la terza rilevazione sull'affluenza ed è facile che molte persone, dopo la gita domenicale, scelgano di recarse alle urne di lunedì. Urne aperte infatti anche da questo lunedì mattina dalle 7 fino alle 15.00, quando inizieranno gli scrutini. L'affleunza è una dato fondamentale in questo referendum che va a cambiare la Costituzione e che è valido indipendemente dal numero di persone che si recano alle urne, ovvero dal quorum. Se vinceranno i sì verranno ridotti i numeri dei parlamentari mentre se vinceranno i no la riforma resta in stand by e Camera e Senato manterranno i numeri attuali. Le regole ai seggi sono sempre le stesse, ma quest'anno ci sono alcune misure di prevenzione da adottare contro il Coronavirus, come la disinfezione della cabina elettorale e della matita ad ogni votazione, così come la distanza da mantenere nei seggi tra scrutatori e cittadini e in coda tra gli elettori.