La Centrale del Latte di Brescia investe in un nuovo progetto sostenibile per produrre bottiglie di latte, al 100% reciclabili, prodotte al 50% con plastica riciclata, il massimo consentito ad oggi per gli alimenti dalla normativa italiana. Si tratta di un investimento di circa 250 mila euro all'anno per l'azienda che in questo modo anticipa gli obiettivi posti dall'Unione Europea. Grazie alla collaborazione con la dottoressa Mostardini, Tecnologo alimentare specializzato in Packaging e Food Contact Materia, la Centrale ha definito il processo che consente alla plastica delle bottiglie scartate, di venire ridotte in granuli che, uniti alla plastica vergine, danno origine ad un plastica al 50% riciclata, che viene trasformata, scaldata e soffiata in uno stampo per ottenere la forma della bottiglia di latte sottoposte a diversi controlli qualità e passaggi di sanificazione. Il progetto è quindi realizzabile solo con la collaborazione dei cittadini bresciani che dovranno conferire le bottiglie di plastica per liquidi alimentari già utilizzate, negli ecocompattore che il Consorzio Volontario per il Ricilco, come spiegato dalla dottressa Pasquarelli, collocherà sul territorio grazie anche alla collaborazione con importanti realtà come Italmark. Per l'azienda, che al 2001 l'azienda ha iniziato a confezionare il latte fresco con bottiglie in Pet e dal 2004 anche quello a lunga conservazione, l'obiettivo è contribuire a ridurre la produzione di nuova plastica vergine, riutilizzando la plastica già prodotta e già sul mercato, senza produrne di nuova. Altre politiche aziendali sostenibili sono l'utilizzo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili e l'attenzione per la certificazione di benessere animale della mucche. La Centrale acquista latte dagli agricoltori per portare sulle tavole prodotti freschi e del territorio e nonostante le difficoltà del periodo, legate al prezzo del latte diminuito e al Covid, si appresta a concludere il 2020 con un bilancio positivo, segno che le scelte intraprese sono state apprezzate dai cittadini bresciani che sono i protagonisti di un'azienda pubblica che – ha affermato il presidente Franco Dusina – è di tutti loro.