L'ultimo DPCM in vigore da questo lunedì 26 ottobre ha specificato che le cure termali, erogate in convenzione con il Servizio sanitario nazionale, possono continuare ad essere erogate ai cittadini nei centri dove si applica il termalismo sanitario. E' il caso delle Terme di Boario che, in stretto collegamento con Federterme, ha ricevuto il viatico sicuro per continuare l'attività e, anzi, con l'invito a potenziarla viste le necessità sanitarie curative e preventive in questi giorni. Le Terme italiane, dunque, sono erogatori di servizi sanitari compresi nel capitolo dei “ Livelli essenziali di assistenza, o LEA,” cioè tra quelle prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di un ticket. Le Terme di Boario già da luglio avevano iniziato a strutturare un percorso per i pazienti che avevano avuto l'infezione da Covid: oggi la proposta diventa ancora più attuale e concreta. I livelli essenziali di assistenza prevedono percorsi di prevenzione collettiva e sanità pubblica, l'Assistenza distrettuale e l'Assistenza ospedaliera. La Medicina termale italiana è parte integrante di questi pilastri sanitari: per questa ragione, oggi le Terme di Boario possono erogare ancora con maggior certezza le cure in convenzione con il Servizio sanitario nazionale.