Con un volo di Stato dell'Aeronautica militare italiana il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri mattina è atterrato alle 10,20 all'aeroporto D’Annunzio di Montichiari che ha scelto la cittadina di Castegnato ed il suo cimitero per ricordare le vittime del Coronavirus. Un corteo di 5 auto dei carabinieri l’ha scortato dall'aeroporto al cimitero di Castegnato, dove lo scorso 7 settembre ignoti ladri avevano rubato la stele con la croce in memoria di morti nell'epidemia ancora oggi in atto. La stele ricordava i 2.751 morti bresciani alla data del 31 agosto; la croce era opera dello scultore Ettore Calvelli, autore di numerose opere raccolte nei Musei vaticani, donata anni prima all'amministrazione comunale di Castegnato. Il monumento era stato posizionato solo il giorno precedente. “Sono qui per rivolgere il pensiero a tutti i defunti, e tra di loro alle vittime del coronavirus, ai tanti morti in solitudine”, ha detto il presidente Mattarella. “Ricordare i nostri morti è un dovere, che va affiancato dal dovere della responsabilità, nel proseguire nell’impegno di contrastare e sconfiggere questa malattia così grave, mettendo da parte partigianerie, protagonismi, egoismi, per unire gli sforzi di tutti e di ciascuno, quale che sia il suo ruolo e quali che siano le sue convinzioni, nell’obiettivo comune di difendere la salute delle persone e di assicurare la ripresa del nostro paese”, ha sottolineato il capo dello Stato. L’arrivo del presidente della Repubblica è stato tenuto segreto fino all’ultimo per ragioni di sicurezza. Il sindaco di Castegnato Gianluca Cominassi è stato chiamato sabato sera dal Quirinale e in un primo momento aveva pensato di essere vittima di uno scherzo o di un malinteso. Ma questa domenica, puntualmente, il Presidente Mattarella ha fatto al sua visita al cimitero di Castegnato dove ha deposto una corona di fiori. Quindi un'ora esatta dopo il suo arrivo il corteo di auto ha riaccompagnato il Presidente all'aeroporto di Montichiari dove alle 11.19 è ripartito per Roma Ciampino.