La pressione ospedaliera sale anche in Bergamasca, dove continua l’afflusso di pazienti giunti dalle zone della Lombardia più in sofferenza. Nelle scorse 24 ore infatti, nelle diverse strutture della città e della provincia il numero dei ricoverati tocca quota 400, più di trenta in terapia intensiva. Questa la situazione ieri in Valle Seriana: 8 i pazienti ricoverati all’ospedale di Alzano (2 da Milano), , 9 a Piario (2 da Milano), 7 a Gazzaniga (1 da Milano) e10 a Lovere (2 da Milano). Gli ultimi dati sulle chiamate al 118 in Lombardia per motivi respiratori o infettivi, dunque, i casi Covid o similCovid, secondo le cifre fornite dal ministero della Salute, restituiscono una situazione di pressione costante. Ma con differenze territoriali importanti. La media aggiornata al 3 novembre, parla di 821 chiamate in tutta la Lombardia: il 5 ottobre si era a 249, dunque +229% in 30 giorni. Regge, la Bergamasca, ricompresa all’interno della Soreu alpina, insieme a Brescia e Sondrio: il 3 novembre la media mobile ha toccato le 84 chiamate, segnando solo un aumento contenuto sia guardando alla settimana precedente (68 al 27 ottobre) sia con un orizzonte di 30 giorni (54 al 5 ottobre). Qui, nella terra che a marzo era solcata dalle ambulanze, il sistema tiene bene. Che la diffusione dei contagi nella Bergamasca si stia spostando verso le zone della Bassa lo dicono ormai da giorni i dati. A Treviglio i contagi sono in forte aumento: dai 369 casi accertati da inizio epidemia al 1° ottobre si è passati ai 587 del 1° novembre. Significa + 218 tamponi positivi in un mese. Per fronteggiare il notevole aumento della richiesta di tamponi, l’Asst Bergamo Est ha individuato con le amministrazioni comunali di Seriate, Alzano, Piario e Lovere nuovi spazi dove poter eseguire i test. Con l’obiettivo di velocizzare le procedure, gli utenti vengono distinti sulla base di tre tipologie, ciascuna con i propri orari e le proprio modalità di accesso: Viaggiatori internazionali, Comparto scuola e Linea tamponi per esterni.