A Bergamo la curva dei contagi sembra imboccare la traiettoria della discesa. Lo dicono ancora una volta i numeri. Nella settimana dall’8 al 14 novembre, i nuovi casi accertati in provincia di Bergamo sono stati 1.617, l’8% in meno dei 1.758 della settimana precedente. Va altresi detto che da quando il ritorno del virus ha iniziato a mordere, per la prima volta il bilancio settimanale mostra un numero di contagi in diminuzione. A ottobre, i nuovi contagiati raddoppiavano di settimana in settimana. Incoraggiante anche il dato lombardo, nei sette giorni appena archiviati le nuove infezioni sono state 58.284, praticamente stabili sulle 58.692 dell’1-7 novembre: il picco, in sostanza, dovrebbe essere stato toccato. Il virus in regione continua invece a viaggiare a due velocità. Sta rallentando a Milano, dove tra l'8 e 14 novembre i nuovi casi sono stati 23.077, quasi il 6% meno dei 24.489 dell’1-7 novembre, nella prima metà di ottobre invece i nuovi contagi erano triplicati da una settimana all’altra. In Bergamasca nessun nuovo decesso nelle scorse 24 ore, dopo 13 giorni consecutivi con decessi giornalieri. A ieri erano 708 i pazienti ricoverati negli ospedali bergamaschi, 22 in più rispetto a sabato. Un aumento progressivo, costante. L’ondata continua ad arrivare da fuori, con oltre il 50% dei posti occupati da pazienti provenienti dalle province più in sofferenza, Milano, Monza, Como e Varese. Stabile il dato dei ricoverati nelle Terapie intensive.I pazienti dell’Asst Bergamo Est hanno raggiunto quota 131, 64 a Seriate, di cui 6 in Terapia intensiva; 26 a Lovere, 19 ad Alzano Lombardo, 14 a Gazzaniga ed 8 a Piario. Il direttore generale dell’Asst Bergamo Est, Francesco Locati, aveva già rimarcato che entro la fine di questa settimana saranno disponibili 130 posti Covid per rispondere al bisogno di aiuto delle province lombarde più colpite, trasformando le altre attività con un tracciato che prevede il progressivo svuotamento di alcuni reparti. In ogni caso verrà garantita l’attività ambulatoriale.