La cooperativa di Bessimo di Rogno, con i suo centri e le comunità sparse in Valle Camonica e in diverse province, oggi è la più grande realtà che si occupa di dipendenze in Lombardia e segue la strada tracciata da Don Redento negli anni ‘70 quando per primo riuscì a vedere una realtà drammatica che era sotto gli occhi di tutti, ma che pochi volevano o riuscivano a vedere. Stare con gli ultimi, questo l’insegnamento di Don Redento Tignonsini, il parroco della Sacca che lascia un grande vuoto nella Comunità di Bessimo di cui è stato il fondatore e il cui ricordo continua a guidare il lavoro dei tanti volontari che portano avanti la sua missione presso la cooperativa di Bessimo, una realtà oggi presente nelle carceri, nelle scuole, sulla strada, nei Sert, che conta 15 centri, comunità anche per bambini e, unica in Italia, anche per nuclei famigliari. Don Redento da più di 10 anni aveva lasciato la guida della Cooperativa ai suoi collaboratori, aveva passato il testimone di una grande opere destinata ad andare avanti anche senza di lui, a dare aiuto e sostegno a centinaia di persone che si sono smarrite a causa della droga e dell’alcol e che oggi senza la comunità, sarebbero sulla strada senza possibilità di recupero.