Una lettera per chiedere la partenza, seppur minima e circoscritta, della stagione agonistica 2020/2021. È quella scritta da Francesco Bettoni, presidente della FISI Brescia, rivolta a Flavio Roda, presidente della FISI Nazionale. Bettoni, divenuto portavoce di istanze condivise da stazioni sciistiche e sci club, ha deciso di rivolgersi direttamente alla Federazione per domandare, a gran voce, il via delle gare provinciali e regionali. “Caro Presidente […] Come dirigenti di questa Federazione abbiamo bisogno di infondere speranza e vigore al nostro movimento, un movimento così piccolo che in questo momento rischia l’estinzione” scrive Bettoni “Lei ha già fatto molto ottenendo che il DPCM le desse la facoltà del riconoscimento dello status di atleta di interesse nazionale e così riconoscendolo a tutti, grandi e piccini. Ora, vedendo che, con tutta probabilità, le stazioni non apriranno il 7 gennaio per i turisti, occorre uno slancio in più. E cioè autorizzando che vengano disputate le gare dei nostri circuiti, provinciali e regionali, a prescindere all’apertura degli impianti ai turisti. Magari in forma ridotta, cioè riducendole nel numero, ma abbiamo la necessità di farlo” dichiara il Presidente bresciano. A maggior ragione che l’ultimo DPCM datato 3 dicembre ha introdotto un importante privilegio per le Federazioni Sportive, alle quali è stata riconosciuta la finalità olimpica, ovvero che le competizioni si possono svolgere anche in zona rossa nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Ingiusto, secondo Francesco Bettoni, consentire gli allenamenti senza poter poi disputare le gare senza, di fatto, alcun impedimento giuridico. “Un grave pregiudizio alla nostra attività agonistica di base” che già versa in molteplici difficoltà. Una lettera chiara, univoca, che racchiude la voce di più realtà che, ad oggi, si ritrovano in un limbo fatto di norme e interpretazioni. Ora non resta che attendere la risposta della Federazione.