Sarebbe stato un ragazzino di soli 13 anni a sparare, la sera di venerdì 2 aprile, per strada a Chiarini di Montichiari, all'operaio di 31 anni di Montichiari che ora si trova ricoverato in terapia intensiva al Civile di Brescia. Secondo le indagini a premere il grilletto di una calibro 22, sarebbe stato un ragazzino, nipote del rivale in amore della vittima che avrebbe eseguito quindi il tentato omicidio per conto del parente. E' successo tutto la sera del 2 aprile, intorno alle 21.00. Il 31enne mentre sta camminando in via Santa Scolastica viene avvicinato da qualcuno in bicicletta e viene raggiunto alla spalla da un colpo d'arma da fuoco. Viene soccorso e portato in ospedale e nel frattempo parte la caccia all'uomo. L'autore dell'agguato si è dileguato in bicicletta tra le vie del centro. Nell'ambito dell'indagine aperta dalla Procura, i carabinieri della compagnia di Desenzano, anche grazie alle telecamere della zone e ad alcune testimonianza, tra cui quella della vittima, risalgono all'uomo, un 27enne anche lui di Montichiari, con cui il 31enne aveva avuto un litigio per una ragazza e in seguito ad alcune perquisizioni, trovano e sequestrano un'arma, con matricola abrasa e sprovvista di numero di serie, calibro 22, la stessa che ha sparato al 31enne. Il 27enne deteneva l'arma illegalmente ma non sarebbe stato lui a premere il grilletto, bensì il nipote di soli 13 anni a cui il parente avrebbe affidato la pistola ordinandogli di compiere l'agguato contro il 31enne, rivale in amore. In questo modo pensava forse di passarla lisca. La vittima è ricoverata in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita. Il minorenne che ha sparato (non imputabile perché nei suoi confronti è prevista la presunzione assoluta di incapacità, per cui è stata coinvolta la Procura minorile) e il parente proprietario della pistola dovranno ora rispondere in concorso di tentato omicidio, ricettazione e detenzione illegale di arma clandestina. Il 27enne or si trova in carcere.