Crollo dei casi Covid in bergamasca. Il dato si traduce in un calo del 34%, tanto da riportare la situazione alla scorsa estate. La discesa è iniziata dal 21 Aprile, prima in modo lento e graduale poi, da metà mese, in forma rapida, tanto che nell’ultima settimana un Comune bergamasco su due non ha accertato alcun nuovo caso Covid. Il quadro generale illustra come il 52% dei comuni orobici non abbiano rilevato nuovi positivi, contro i 96 e gli 86 delle due settimane precedenti. I parametri dell’ultimo mese non mostrano quegli effetti negativi temuti in seguito alle riaperture scattate lo scorso 26 aprile ma, al contrario, sembrano risentire, del tutto favorevolmente, della campagna vaccinale. Gli indicatori, contenuti tutti nel report di Ats Bergamo, confermano quindi come il virus sembri battere la ritirata. Nell’Ambito dell’Alta Valle Seriana e della Val di Scalve nella settimana che va dal 19 al 25 maggio non si sono accertati nuovi positivi nell’intera area, composta da 24 Comuni, mentre invece l’Ambito della Valle Imagna e Villa d’Almè risulta ancora sotto pressione, con valori critici di incidenza. Valori che però, negli ultimi due giorni, evidenziano timidi segnali di miglioramento. Se i dati resteranno solidi, le regole attuali permettono alla Lombardia di diventare zona bianca a partire da lunedì 14 giugno. Si sta però facendo largo anche un’ipotesi intermedia per evitare l’effetto-Sardegna, c’è infatti l’ipotesi di introdurre una zona bianca “rafforzata” come misura intermedia prima del bianco “totale”; si parla di coprifuoco a mezzanotte e l’obbligo di consumazione al tavolo per bar e ristoranti.