Dopo le manifestazioni No Green Pass di sabato, sfociate in violenza e scontri con le forze dell'ordine in molte città e nell‘assalto alla sede della Cgil a Roma guidato da gruppi neofascisti, domenica tutte le sedi del sindacato sono rimaste aperte con presidi per dire no al fascismo, sì alla tutela dei lavoratori. Anche la sede della camera del lavoro di Darfo è rimasta aperta per tutto il giorno mentre sabato 16 ottobre insieme a Cisl e Uil, sarà organizzata una grande manifestazione nazionale. La risposta alla chiamata della CGIL domenica è stata forte, compatta, sono arrivati messaggi di solidarietà, anche sul nostro territorio dalle istituzioni, dalle associazioni. Anche i rappresentanti della CISL bresciana erano ieri a Darfo accanto ai colleghi della CGIL con cui comunque condividono molte battaglie. Al centro del dibattito, ovviamente, non c'è il diritto a manifestare le proprie opinioni, ma l'infiltrazione di frange estremiste. Qualche avvisaglia che la posizione del sindacato sul tema delle vaccinazioni non era gradita si era già avuta in settimana anche in Valle Camonica. Fuori della sede camuna della CGI, infatti, giovedì scorso era comparso uno striscione con la scritt "sindacato marionetta dello stato no green pass".