Per la prima volta torna ad esserci una zona della provincia Covid free, ossia senza alcun nuovo caso registrato negli ultimi sette giorni: si tratta dell’alta Valle Seriana e della Valle di Scalve. L’Ambito Valle Brembana ci va vicino, con un solo nuovo contagio in una settimana. Per contro, i territori con il tasso di incidenza più elevato sono quelli di Bergamo e Dalmine, rispettivamente con 44 e 38 nuovi casi ogni centomila abitanti. Sempre rimanendo in tema Covid free, nell’ultima settimana salgono a 165 (68%) i comuni a registrare zero nuovi casi: fra il 13 e il 19 ottobre erano fermi a quota 155. Va però detto che in bergamasca i contagi crescono leggermente, per la seconda settimana consecutiva. Dopo un trend di discesa pressochè ininterrotta iniziato a settembre. Si tratta in ogni caso di oscillazioni lievi, appena accennate, che – assicurano gli esperti – non guastano il contesto provinciale favorevole. Secondo gli epidemiologi bergamaschi, ci sono almeno due fattori a spingere la curva provinciale leggermente all’insù. La prima è legata all’introduzione del Green pass per i lavoratori: il leggero aumento dei casi in bergamasca può essere ascrivibile all’aumento di tamponi registrato a partire da metà ottobre. Ci sono lavoratori non vaccinati che effettuano il test ogni 48 ore, e scoprono solo attraverso il tampone una positività che, altrimenti, non si sarebbe manifestata. Questo significa quindi che sì, i casi accennano a salire, ma anche che riusciamo ad individuare sacche di positivi che, prima, rimanevano nell’ombra. Ma a incidere sulla crescita dei casi ci sarebbero episodi molto localizzati, focolai circoscritti ad alcuni comuni, come ad esempio Zanica, dove un focolaio è scoppiato all’interno della scuola materna San Nicolò, per cui Ats, Comune, e lo stesso istituto si sono già attivati, il comune della Bassa registra 35 nuovi casi in sette giorni, con un’incidenza pari a quattro contagi ogni mille abitanti.