Appassionati di natura e amanti dei boschi e della montagna, su invito di Milena Giavazzi, rifugista all'Alpe Rosello nella foresta demaniale della Valgrigna al rifugio Elena Tironi, per la visita guidata al sentiero della trementina, la preziosa resina vegetale oleosa, fluida, chiara, e volatile, che si i ottiene con l'incisione da alberi appartenenti alla divisione delle pinophitae ed in particolare dei larici. Si è trattato di una visita speciale, in un luogo speciale e con guide speciali: i discendenti della quarta e quinta generazione, a partire da fine ottocento, della famiglia Pendoli di Gianico. I Pendoli di questi giorni sono depositari di questo antico sapere che contiene anche un segreto nella ricetta di formulazione della famose “pezze salutari”, antenate del cerotto Bertelli e ancora oggi di estrema validità in numerosi campi di applicazione della medicina naturale e biologica. Qualcuno, basandosi sui soliti “si dice” ritiene che bucare una pianta, ancorché fatto con tutti i criteri scientifici che la botanica suggerisce, significhi danneggiarla. Anche su questo argomento i cavatori di trementina hanno chiare risposte scientifiche e documentate. La visita lungo il sentiero della trementina, oltre che affascinante, è stata anche molto istruttiva, grazie anche alla presenza dello storico gianichese Gianfranco Comella che ha illustrato la zona anche dal punto di vista naturalistico, geologico e antropologico.