La Provincia di Brescia conferma gli stessi numeri del passato, al Corpo di Polizia Provinciale Bresciano che si compone di 70 unità, tra Agenti e Ufficiali, distribuiti su 3 sedi provinciali, che svolgono funzioni di vigilanza e controllo in materia di circolazione stradale, rifiuti, agricoltura, foreste, caccia e pesca. Deleghe, queste ultime, che la Regione ha restituito alle Polizia Provinciali lo scorzo marzo. Le trattative con il Pirellone sono durate parecchi mesi e alla fine sarà la Regione a retribuire il personale della Polizia Povinciale che prima della riforma era addetto alla vigilanza e al controllo in materia di caccia e pesca, lo storico Nucleo Ittico-Venatorio per intenderci, derivante dalla figura dei Guardiacaccia e costituito da 32 unità, tra Agenti e Ufficiali. All’interno della Polizia Provinciale è stato costituito anche un nucleo incaricato di dare esecuzione alle deleghe di indagine della Procura della Repubblica di Brescia e in particolare di dare attuazione al nuovo codice dell’ambiente. Ma le competenze della Polizia Provinciale riguardano anche il contenimento di alcune specie animali come le nutrie o i cinghiali o il recupero della fauna selvatica in difficoltà. Ambiti di competenza ed intervento verranno definiti in un protocollo operativo tra l’Ufficio Territoriale Regionale e Provincia di Brescia. Torna quindi sul territorio il contributo delle guardie ecologiche e volontarie, un centinaio in provincia di Brescia, e tornerà anche l'apposito nucleo di Polizia Stradale per supportare le Forze di Polizia dello Stato nel rilevamento degli incidenti stradali. Sono, infatti, partite le procedure per l’acquisto di tre autovetture da impiegare nei servizi di polizia stradale che andranno a sostituire le vecchie SKODA, diventate sinonimo del vecchio Nucleo Stradale della Polizia Provinciale di Brescia, che hanno accumulato centinaia di migliaia di chilometri percorsi sulle nostre strade.