Due fungaioli e due escursionisti in difficoltà hanno avuto bisogno questo sabato dell'aiuto di squadre specializzate di soccorso e dei volontari del Soccorso Alpino. Non si fermano gli interventi nelle Valli bresciane, bergamasche e limitrofe. Il primo di ieri in mattinata a Castione della Presolana dove i vigili del fuoco di Clusone e Bergamo hanno recuperato un 61enne milanese che, mentre cercava funghi nella zona del Parco degli Alpini, è ruzzolato in una scarpata facendo un volo di una ventina di metri. L'uomo ha quindi chiamato il 112 chiedendo aiuto. La sala operativa ha inviato sul posto una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Clusone, una del nucleo Saf (Soccorso speleo-alpino-fluviale) di Bergamo e l’elisoccorso del 118 mentre è stato allertato anche il Soccorso alpino anche se non vi è stato bisogno dell’intervento dei suoi specialisti. Il 61enne è stato raggiunto dai VVF che lo hanno stabilizzato prima di trasferirlo a bordo dell'elicottero che lo trasferito all'ospedale di Bergamo. Le sue condizioni sono serie, ma non preoccupati. Due gli interventi in serata, in Val Saviore e in Valtellina. La richiesta di soccorso alla stazione della media Valle Camonica della V delegazione bresciana è arrivato poco dopo le 18 di questo sabato sera. Due escursionisti, nonno e nipote, che stavano tornando dalla zona del Forcel Rosso sopra il rifugio Lissone insieme ad una terza persona, hanno rallentato il passo. Quando l’altro escursionista ha visto che tardavano si è allarmato e ha chiesto aiuto. La chiamata al CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) è giunta verso le 18:00. I tecnici hanno risalito il sentiero e raggiunto i due, illesi anche se affaticati. Li hanno riaccompagnati a valle. Anche a GROSIO intervento di soccorso nella notte per una cercatrice di funghi bloccata in un bosco in una zona impervia. La donna, 58 anni, residente in zona, era uscita nel pomeriggio con i familiari e poi, alla ricerca di funghi si era separata e i componenti il gruppo si sono persi di vista. Non riuscendo più a contattarla e non vedendola rientrare le altre persone hanno cominciato a cercarla ma non aveva con sé il telefonino e stava diventando buio e così è stato lanciato l’allarme. L'intervento del soccorso alpino, dei carabinieri, dei vigili del fuoco e dei nuclei alpinistici della guardia di finanza è partito verso le 21. La donna è stata ritrovata alcune ore dopo. In questi giorni - dicono gli esperti - è necessario fare molta attenzione a calcolare bene le ore di luce a disposizione, perché al buio il rischio in montagna aumenta e anche gli interventi di soccorso diventano inevitabilmente più lunghi e complessi. È inoltre raccomandato chiedere subito aiuto, in caso di necessità, e non attendere che passi troppo tempo, per evitare di aggravare la situazione.