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1043 PREOCCUPANO I NUMERI DEL SERT OROBICO
Preoccupano i dati relativi al consumo di droga in Bergamasca, in particolare la cannabis. E lo fanno soprattutto i giovani. I numeri dellOsservatorio delle dipendenze di Bergamo, riferiti al 2015 (gli ultimi a disposizione sulla presa in carico delle utenze non solo per droga, ma anche per alcol, tabagismo e ludopatie, nei Sert dislocati a Bergamo, in carcere, a Gazzaniga, a Lovere, Martinengo, Ponte San Pietro, più lo Smi, il servizio per le dipendenze dellAssociazione genitori antidroga di Treviglio), uniti a quelli della Relazione annuale al Parlamento per il 2016 sulle tossicodipendenze, forniscono un quadro chiaro sul mondo delle sostanze illecite in tutto il Paese, in Lombardia e anche a Bergamo. Sul territorio orobico per il 2015, sono stati 6.968 i soggetti che hanno ricevuto prestazioni da parte dei Servizi ambulatoriali per le dipendenze presenti in provincia di Bergamo, di questi il 28,2% per problematiche riferite allalcol, il 25,1 per luso di oppiacei, il 18,4% per luso di cocaina, il 14,8% per cannabinoidi. Di questi la nuova utenza, cioè persone che prima non erano entrate in contatto con servizi per le tossidipendenze (e questo non significa che non ne avessero fatto uso in precedenza), sono 1.974, il 31,7% per abuso di alcol, il 21,5% per cannabis, il 19,5% la cocaina, il 7,6% per oppiacei. Il dato allarmante, per la Bergamasca, è che si riscontrano «prevalenze nettamente superiori a livello locale rispetto alla media nazionale nella popolazione giovanile: in provincia di Bergamo risultano in carico ai servizi, ogni 1.000 residenti 62,8 soggetti di 20-24 anni, contro i 25,7 a livello nazionale, 73,6 soggetti di 25-29 anni contro i 40,8 e 61,3 soggetti di 30-34 anni contro i 47,5». Almeno il 30% della fascia dei giovani analizzata dice di averne fatto uso almeno una volta, il 17% nel mese precedente e il 3% di frequente, quando di frequente si intende almeno 20 volte nellultimo mese.
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