Coniugare ambiente e economia, creare una consulta permanente di confronto tra associazioni di cittadini e imprese, organizzare una giornata di studio e confronto sul tema rifiuti che al centro avrà anche il caso dell'Ex Selca di Berzo Demo e lstituire una Cabina di Regia composta da Provincia, Regione e Ministero dell’Ambiente, con l’obiettivo di tenere monitorato il territorio bresciano andando a risolvere problemi e criticità di zona in zona. Questi i prossimi passi della Provincia di Brescia in tema di tutela dell'ambiente in cui viviamo, un tema al centro sempre più dell'attenzione di chi chiede di vivere un mondo più sano e pulito. Nel presentare il programma dei prossimi due anni di Governo, il presidente della Provincia di Brescia Pierluigi Mottinelli chiede ai sindaci di andare al di là degli schieramenti politici e il tema della salute e dell'ambiente, è un tema bipartisan che comprendo anche la potabilità dell'acqua. Per questo Pierluigi Mottinelli torna all'attacco ribadendo la necessità per la Valle Camonica, di aderire al Gestore Unico per realizzare depuratori e collettori, ma precisando che questo gestore deve salvaguardare le zone ricche d'acqua. Accanto alla costruzione e manutenzione delle strade, verrà inoltre costituito un osservatorio sulle grandi opere composto da realtà politico-economiche e da associazioni varie. Altra priorità, il lavoro: per creare sviluppo e lavoro gli enti comprensoriali, dice Mottinelli, devono dialogare con le associazioni di imprenditori e di categoria. Il problema come sempre sono le risorse: la Provincia di Brescia ha tagliato costi per il 47% alienando anche alcuni immobili ma sarà proprio il tema dalla sussidirietà tra comuni, province e regioni, la vera scommessa, che va di pari passo con l'abbittimento della burocrazia e quindi con la semplificazione. Per le Comunità Montane che ne possiedono le caratteristiche e ne faranno richiesta, come nel caso della Valle Camonica, l'obiettivo è dare vita ad appositi Protocolli d’Intesa per lo svolgimento di funzioni della Provincia. Quindi le Province che dovevano essere abolite dalla costituzione, per questo erano state trasformate in enti di secondo livello, con la bocciatura di referendum tornano a rivendicare il loro ruolo (anche se i cittadini si sono espressi anche per tornare ad eleggere presidente e consiglieri) e a bussare alle porte del Governo per chiedere le risorse per svolgere le funzioni attribuite dalla Del Rio.