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1250 MUORE A 3 GIORNI DALLA CADUTA
Non c'è l'ha fatta Emilio Castelletti,il cinquantottenne di Clusone, morto martedi allospedale Papa Giovanni XXIII° di Bergamo dove era stato ricoverato subito dopo la caduta in montagna avvenuta sabato scorso a Lizzola durante unescursione scialpinistica nei pressi del Passo della Manina sul Monte Sasna. I medici avevano tentato di salvarlo con un duplice intervento chirurgico alla testa, ma ogni sforzo non è servito a nulla. I familiari, hanno acconsentito al prelievo degli organi. La comunità di Clusone ora piange un' altra vittima della montagna, tradita da un anfratto durante una giornata primaverile assieme ad altri amici e a decine di appassionati della neve. La fatalità ha giocato molto probabilmente un ruolo essenziale e la caduta nel crepaccio non è stata causata da imprudenza o da leggerezza. Sul posto erano intervenuti i soccorritori del 118 con lelicottero, atterrato nei pressi del luogo dellincidente per far scendere il medico e linfermiere. I due soccorritori, una volta raggiunto il ferito, lo avevano messo in sicurezza. E cuperato con il verricello dallelicottero che poi trasportarlo allospedale del capoluogo durgenza. La salma del cinquantottenne, portata a Clusone nella mattinata di mercoledi è stata composta nella camera ardente allestita nellabitazione di via Papa Giovanni XXIII. Castelletti, che di professione era artigiano falegname specializzato nella posa di pavimentazioni in parquet, lascia la moglie Angela Costantini e i due figli Mirco, che aiutava il padre nel lavoro, e Luca.
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