Non c’è pace per il calcio dello stivale. Dopo lo stop dei dilettanti, giunto in Lombardia a seguito dell’ordinanza regionale e ribadito a seguito dell’ultimo DPCM, in settimana Lega Nazionale Dilettanti e Divisione Calcio Femminile della FIGC hanno stoppato, rispettivamente, i campionati Juniores Nazionali e Primavera Donne. Le competizioni Under 19 resteranno sospese fino al prossimo 21 novembre, mentre lo stop delle giovani calciatrici è a tempo indeterminato. Intanto la domenica calcistica è stata letteralmente dimezzata dal Covid. Questo fine settimana, sempre per il pallone in rosa, la gara tra Brescia e Inter, valida come seconda giornata del turno preliminare di Coppa Italia Timvision, non si disputerà. La sfida è stata infatti rinviata a data da destinarsi per una positività riscontrata tra le fila nerazzurre. La squadra del presidente Giuseppe Cesari tornerà quindi in campo l'8 novembre sul campo di Rodengo Saiano per la 7a giornata del campionato di Serie B in occasione del derby contro l’Orobica. Non va meglio in Serie D, dove la metà delle gare programmate per questa domenica sono state rinviate proprio a causa del Covid-19. Il massimo campionato dei dilettanti non ha intenzione di gettare la spugna, ma il suo cammino si va sempre più tortuoso. Interpellate a inizio settimana dalla LND, le 166 società che compongono la Serie D 2020/2021 hanno espresso chiaramente la volontà di proseguire, anche a porte chiuse, ma il virus continua a mietere vittime. A questo sabato mattina si contano infatti ben 42 gare posticipate su un totale di 83 in programma. I numeri parlano di soli. Nel girone B sono tre le partite che non si disputeranno, tra queste anche la sfida tra Breno e Crema, rinviata per la positività di un componente della squadra dell’ex Napoli e Liverpool Andrea Dossena. Una situazione al limite del sostenibile, anche alla luce del sempre crescente numero di recuperi che intaseranno il calendario di questa surreale e martoriata stagione.