Lui dovrà scontare 2 anni e 8 mesi di reclusione e una volta fuori non potrà avvicinarsi a luoghi frequentati dai minori, lei ha avuto una condanna a 3 anni e 4 mesi. Sono stati i carabinieri della stazione di Breno ad accompagnare in carcere, dopo la condanna definitiva una coppia di pedofili camuni, lui 50enne, lei 44enne. Erano finiti al centro di un'inchiesta dopo che la mamma di una 13enne aveva segnalato ai carabinieri la vicenda capitata alla figlia adescata in rete. Le indagini risalgono agli anni fra il 2012 e il 2017. La ragazzina aveva conosciuto in chat uno sconosciuto che si era spacciato per suo coetano. Ha insistito per incontrarla cercando di convicerla promettendole regali. In realtà in seguito alle indagini i carabinieri hanno scoperto che il profilo era falso e che dietro si celava un uomo adulto che voleva adescare la ragazzina. La denuncia della mamma ha scongiurato il peggio e soprattutto ha permesso di arrivare all'uomo e alla sua compagna. Durante le perquisizioni era emerso vario pedopornografico che è stato utile per ricostruire le responsabilitùà dei due condannati all'epoca legati da una relazione sentimentale. Gli elementi probatori hanno retto fino all'ultimo grado di giudizio e la cassazione ha nei giorni scorsi pronunciato la sentenza: l’uomo è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione con applicazione della misura di sicurezza del divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori, mentre la donna a 3 anni e 4 mesi. Entrambi sono ora in carcere a Brescia.