Fermato questa domenica sera a Bardonecchia in alta val di susa ai confini con la Francia il marocchino 36enne residente a Pradalunga, accusato di aver aggredito e accoltellato due giovani carabinieri di 24 e 26 anni, questo giovedì 3 febbraio in tarda serata a Nembro. i due militari, con altri colleghi, tutti in borghese, stavano effettuando un servizio di pattugliamento e controllo del territorio della bassa Valle Seriana in località Saletti, zona nota come punto di incontro per spaccio di droga. L'operazione degli uomini dell'Arma era stata pianificata dal Comando provinciale. Fermato per controlli dai carabinieri, il marocchino ha reagito colpendo i militari con un coltello: il primo militare della stazione di Albino è stato ferito al bicipite, mentre il collega al lato sinistro del torace. Subito soccorsi dagli altri carabinieri e dai mezzi di soccorso del 118, sono stati entrambi portati all’ospedale Papa Giovanni: il più giovane è stato dimesso la sera stessa con 30 giorni di prognosi, mentre il secondo è stato operato e si trova ancora ricoverato: le sue condizioni non desterebbero preoccupazione. Le indagini per risalire al responsabile degli accoltellamenti sono partite immediatamente: essendo un volto noto nel giro dello spaccio, i militari sapevano chi dovevano cercare. L’uomo però si era dileguato a piedi nel buio, facendo perdere le sue tracce per tre giorni. Ma l'allarme generalizzato diramato in rete ed ai confini ha permesso di intercettarlo questa domenica sera a Bardonecchia, ultimo paese italiano prima del confine del traforo del Freyus per la Francia, dove probabilmente il 36enne cercava di fuggire. L’uomo vive in Italia da più di 15 anni, si è separato da una donna italiana, residente in Brianza, con la quale si era sposato. Nell’ultimo periodo viveva a Pradalunga ed era già noto alle forze dell’ordine. Ora su di lui gravano pesanti capi d'accusa.